Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 24877 del 09/10/2018
Cassazione civile sez. VI, 09/10/2018, (ud. 24/05/2018, dep. 09/10/2018), n.24877
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SESTA CIVILE
SOTTOSEZIONE 2
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. MANNA Felice – Presidente –
Dott. D’ASCOLA Pasquale – Consigliere –
Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere –
Dott. COSENTINO Antonello – rel. Consigliere –
Dott. GRASSO Giuseppe – Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
ORDINANZA INTERLOCUTORIA
sul ricorso 12737-2017 proposto da:
F.A.C., F.M.R.,
F.G.D., F.N.A., F.R., S.C.,
elettivamente domiciliati in ROMA, VIA LUCREZIO CARO 62, presso lo
studio dell’avvocato SIMONE CICCOTTI, rappresentati e difesi
dall’avvocato DOMENICO IOFRIDA;
– ricorrenti –
contro
COMUNE DI MONTEBELLO JONICO, in persona del Sindaco pro tempore,
elettivamente domiciliato in ROMA, VIA ANTONIO BERTOLONI 35, presso
lo studio dell’avvocato FEDERICO CAPPELLA, che lo rappresenta e
difende;
– controricorrente –
avverso la sentenza n. 94/2016 della CORTE D’APPELLO di REGGIO
CALABRIA, depositata il 26/04/2016;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio non
partecipata del 24/05/2018 dal Consigliere Dott. ANTONELLO
COSENTINO.
Fatto
RAGIONI IN FATTO ED IN DIRITTO DELLA DECISIONE
I Signori F.N.A., F.A.C., F.R., F.G.D., F.M.R. e S.C. ricorrono per la cassazione della sentenza con cui la corte d’ appello di Reggio Calabria, confermando la sentenza del tribunale della stessa città, ha rigettato le domande proposte dall’ing. F.G. nei confronti del Comune di Montebello Jonico, aventi ad oggetto, in tesi, il pagamento di compensi professionali e, in ipotesi, l’arricchimento senza causa.
La corte d’appello, in particolare, rilevava che l’attore non aveva dato alcuna prova dell’arricchimento del convenuto, in quanto non era emerso che il Comune, anche se aveva dichiarato la volontà di utilizzare i progetti e la perizia redatti dal professionista per richiedere il finanziamento della sua opera, avesse poi inoltrato l’istanza o avesse fruito in altro modo delle opere, così da averne tratto vantaggio economico.
Il ricorso per cassazione si fonda su un unico motivo, promiscuamente riferito al vizio di violazione di legge (in relazione all’art. 2041 c.c.) ed al vizio di omesso esame di fatto decisivo, ai sensi dell’art. 360 c.p.c., nn. 3 e 5
Il Comune di Montebello Jonico ha depositato controricorso eccependo preliminarmente l’inammissibilità del ricorso per difetto di legittimazione dei ricorrenti, sul rilievo che la sentenza gravata non era stata emessa nei loro confronti.
All’esito della proposta ex art. 380 bis c.p.c., con la quale si proponeva la declaratoria di inammissibilità del ricorso, per non avere i ricorrenti esplicitato e documentato la loro legittimazione ad impugnare una sentenza non pronunciata nei loro confronti, gli stessi ricorrenti producevano documenti relativi al decesso dell’ing. F.G. ed alla loro qualità di eredi del medesimo, notificati al contro ricorrente ai sensi dell’art. 372 c.p.c., nonchè memoria ex art. 380 bis c.p.c..
Il Collegio, rilevato che nel presente procedimento non ricorrono i presupposti di evidenza decisoria di cui all’art. 380 bis c.p.c., comma 1 ritiene necessaria la trattazione in pubblica udienza.
P.Q.M.
La Corte, dispone la trattazione in pubblica udienza e rinvia la causa a nuovo ruolo.
Così deciso in Roma, il 24 maggio 2018.
Depositato in Cancelleria il 9 ottobre 2018