Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 23810 del 24/09/2019

Cassazione civile sez. VI, 24/09/2019, (ud. 02/07/2019, dep. 24/09/2019), n.23810

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 1

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENOVESE Francesco Antonio – Presidente –

Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere –

Dott. ACIERNO Maria – rel. Consigliere –

Dott. IOFRIDA Giulia – Consigliere –

Dott. NAZZICONE Loredana – Consigliere –

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 5090-2018 proposto da:

K.P., elettivamente domiciliato in ROMA, PIAZZA CAVOUR presso

la CANCELLERIA della CORTE di CASSAZIONE, rappresentato e difeso

dall’avvocato CIAFARDINI ANTONINO;

– ricorrente –

contro

MINISTERO DELL’INTERNO – COMMISSIONE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA

PROTEZIONE INTERNAZIONALE DI ANCONA, PUBBLICO MINISTERO del

TRIBUNALE di ANCONA;

– intimati –

avverso il decreto n. R.G. 6181/2017 del TRIBUNALE di ANCONA,

depositato il 02/01/2018;

udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio non

partecipata del 02/07/2019 dal Consigliere Relatore Dott. ACIERNO

MARIA.

Fatto

FATTI DI CAUSA E RAGIONI DELLA DECISIONE

Il Tribunale di Ancona ha dichiarato inammissibile per tardività il ricorso proposto il 22.09.2017 da K.P. avverso il provvedimento notificato il 9/8/2017 della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale ai sensi del D.Lgs. n. 25 del 2008, art. 35. Il Tribunale ha rilevato che il ricorso era stato proposto oltre il termine di trenta giorni previsto dal D.Lgs. n. 25 del 2008, art. 35-bis, decorrente dalla data di notificazione del provvedimento amministrativo, avuto riguardo alla non applicazione della sospensione feriale dei termini per tali procedimenti d’impugnazione, come disposto dal medesimo art. 35-bis, comma 14. Il predetto art. 35-bis, introdotto dal D.L. n. 13 del 2017 (convertito in L. n. 46 del 2017), si applica, ai sensi delle disposizioni transitorie di cui al D.L. n. 13 del 2017, art. 21, comma 1, ai procedimenti giudiziari sorti dopo 180 giorni dalla sua entrata in vigore, ovvero dal 18.08.2017, dovendosi escludere che il riferimento temporale possa essere tratto dal deposito o comunicazione (notifica) del provvedimento delle Commissioni territoriali.

Avverso questa pronuncia ricorre per cassazione il cittadino straniero che denuncia, con unico motivo, la violazione del D.Lgs. n. 25 del 2008, art. 35-bis, perchè, il nuovo regime giuridico derogatorio della sospensione dei termini feriali trova applicazione solo per i procedimenti instaurati dopo il 17/8/2017.

Il ricorso è manifestamente fondato. L’orientamento consolidato di questa Corte, nel regime giuridico vigente anteriormente alla novella introdotta con D.L. n. 13 del 2017, riteneva incontestatamente applicabile la sospensione feriale dei termini anche nei procedimenti di impugnazione di cui si tratta (Cass. 7333/2015, 19185/2015). Al riguardo, deve osservarsi, che la previsione del D.Lgs. n. 150 del 2011, art. 19, della trattazione di tali procedimenti “in via d’urgenza”, era stata ritenuta compatibile con la applicazione della sospensione feriale dei termini processuali (Cass. 7333 e 19185 del 2015, la prima non massimata su questo punto e la seconda non massimata). Nel nuovo regime introdotto dal D.Lgs. n. 25 del 2008, art. 35-bis, comma 14, non opera più la sospensione feriale dei termini. Tale disciplina, si applica alle cause e ai procedimenti giudiziari sorti dopo il centottantesimo giorno dall’entrata in vigore del nuovo modello processuale introdotto dal D.L. n. 13 del 2017, vale a dire dal 17.08.2017. Tale decorrenza è stabilita nel D.L. n. 13 del 2017, art. 21, comma 1, che dispone il differimento dell’entrata in vigore della nuova disciplina normativa processuale anche in ordine all’art. 6, lett. g), norma con la quale è stato introdotto il D.Lgs. n. 25 del 2008, art. 35-bis, che contiene il nuovo principio dell’inapplicabilità della sospensione dei termini feriali. La lettura testuale della norma e la sua natura giuridica (processuale) inducono a ritenere che essa trovi applicazione per tutte le controversie instaurate a partire dalla sua entrata in vigore, dovendosi, tuttavia, escludere un’applicazione retroattiva del regime derogatorio della sospensione dei termini feriali. Alla data di notifica del provvedimento impugnato (9/8/2017) il nuovo regime derogatorio della sospensione dei termini feriali non poteva essere applicato perchè non ancora in vigore. Il computo del termine perentorio per l’impugnazione, come già affermato da questa Corte con le ordinanze n. 16420 e 18935 del 2018 deve essere temporalmente ancorato al regime giuridico vigente alla data d’inizio della decorrenza del termine stesso, coincidente con la comunicazione o notifica del provvedimento impugnato. In tale data era incontestatamente applicabile la sospensione dei termini feriali. Pertanto, alla luce di questo principio, il ricorso in questione è tempestivo, essendo stato depositato il 20/9/2017 ovvero entro i trenta giorni dalla perenzione del termine di sospensione feriale applicabile ratione temporis.

In conclusione, ne consegue l’accoglimento del ricorso e la cassazione della sentenza impugnata con rinvio della causa al Tribunale di Ancona, in diversa composizione, anche per le spese del presente giudizio di legittimità, il quale si atterrà al seguente principio di diritto: “L’inapplicabilità del principio della sospensione dei termini feriali ai giudizi aventi ad oggetto il riconoscimento della protezione internazionale del cittadino straniero, introdotta con il D.Lgs. n. 25 del 2008, art. 35-bis, comma 14, non opera rispetto ai ricorsi avverso decisioni delle Commissioni territoriali emesse e comunicate (o notificate) anteriormente alla data del 17/8/2017, essendo la vigenza della nuova disciplina legislativa processuale differita a tale data”.

P.Q.M.

La Corte accoglie il ricorso; cassa la sentenza impugnata con rinvio della causa al Tribunale di Ancona, in diversa composizione, anche per le spese del giudizio di legittimità.

Così deciso in Roma, nella Camera di Consiglio, il 2 luglio 2019.

Depositato in Cancelleria il 24 settembre 2019

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