Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 23734 del 01/10/2018

Cassazione civile sez. VI, 01/10/2018, (ud. 11/09/2018, dep. 01/10/2018), n.23734

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 1

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENOVESE Francesco Antonio – rel. Presidente –

Dott. SCALDAFERRI Andrea – Consigliere –

Dott. SAMBITO Maria Giovanna C. – Consigliere –

Dott. VALITUTTI Antonio – Consigliere –

Dott. MARULLI Marco – Consigliere –

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 25318/2017 proposto da:

G.A., elettivamente domiciliato in ROMA, VIA GIUSEPPE

MAZZINI 8, presso lo studio dell’avvocato SALVATORE FACHILE,

rappresentato e difeso dall’avvocato DONATELLA LAURETI;

– ricorrente –

contro

MINISTERO DELL’INTERNO – COMMISSIONE TERRITORIALE PER IL

RICONOSCIMENTO DELLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE DI ANCONA;

– intimato –

avverso la sentenza n. 529/2017 della CORTE D’APPELLO di L’AQUILA,

depositata il 30/03/2017;

udita la relazione della causa svolta nella Camera di consiglio non

partecipata del 11/09/2018 dal Presidente Relatore Dott. FRANCESCO

ANTONIO GENOVESE.

Fatto

FATTI DI CAUSA E RAGIONI DELLA DECISIONE

La Corte d’appello di L’Aquila, con la sentenza n. 529 del 2017 (pubblicata il 22 marzo 2017) ha dichiarato inammissibile l’appello del sig. G.A., cittadino del Niger, avverso l’ordinanza del Tribunale di quella stessa città del 31 maggio 2016, resa ai sensi dell’art. 702-bis c.p.c. e comunicata in pari data, perchè proposto con citazione anzichè con ricorso e, benchè notificato nel termine di trenta giorni previsto dalla legge (precisamente il 30 giugno 2016), tardivamente depositato in data 8 luglio 2016.

Il ricorrente assume (con unico mezzo) la violazione degli artt. 339 e 702-quater c.p.c., in quanto, la proposizione dell’appello era stato correttamente effettuata con citazione nel termine di legge (trenta giorni), come affermato da questa Corte con l’ordinanza n. 17420 del 2017.

Il Collegio condivide la proposta di definizione della controversia notificata alle parti costituite nel presente procedimento, alla quale non sono state mosse osservazioni critiche, da parte del ricorrente.

Il primo motivo del ricorso è manifestamente fondato, secondo quanto affermato da Cass. Sez. 6-1, Ordinanze nn. 17420 del 2017 e 23938 del 2017 (L’appello, proposto ex art. 702-quater c.p.c., avverso la decisione del tribunale reiettiva della domanda volta al riconoscimento della protezione internazionale deve essere introdotto con citazione, e non con ricorso, anche dopo l’entrata in vigore del D.Lgs. n. 142 del 2015, atteso che il riferimento al “ricorso in appello” di cui all’art. 27, comma 1, lett. f), di quest’ultimo è volto a regolare i tempi e non la forma di introduzione del giudizio di secondo grado, sicchè la tempestività del gravame va verificata calcolandone, in ogni caso, il termine di trenta giorni dalla data di notifica dell’atto introduttivo alla parte appellata).

All’accoglimento del primo motivo di ricorso, consegue la cassazione con rinvio della sentenza impugnata alla Corte d’appello di L’Aquila, che deciderà nuovamente della controversia, anche in ordine alle spese di questa fase, in diversa composizione.

PQM

La Corte:

Accoglie il ricorso, cassa la sentenza impugnata e rinvia la causa, anche per le spese di questa fase, alla Corte d’appello di L’Aquila, in diversa composizione.

Così deciso in Roma, nella Camera di consiglio della Sezione Sesta Civile – 1, il 11 settembre 2018.

Depositato in Cancelleria il 1 ottobre 2018

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