Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 22334 del 03/11/2016


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Cassazione civile sez. VI, 03/11/2016, (ud. 13/09/2016, dep. 03/11/2016), n.22334

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE L

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ARIENZO Rosa – Presidente –

Dott. FERNANDES Giulio – Consigliere –

Dott. GARRI Fabrizia – Consigliere –

Dott. MANCINO Rossana – rel. Consigliere –

Dott. PAGETTA Antonella – Consigliere –

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 14076/2014 proposto da:

POSTE ITALIANE SPA, (OMISSIS), in persona del Consiglio di

Amministrazione e legale rappresentante pro empore, elettivamente

domiciliata in ROMA, VIA CLAUDIO MONTEVERDI 16, presso lo studio

dell’avvocato GIUSEPPE CONSOLO, che la rappresenta e difende giusta

procura a margine al ricorso;

– ricorrente

contro

F.A., elettivamente domiciliata in ROMA, PIAZZA GIOVANNI

RANDACCIO 1, presso lo studio dell’avvocato ALDO BUONGIORNO,

rappresentata e difesa dall’avvocato GIACOMO LOMBARDI come da

procura a margine del controricorso;

– controricorrente –

avverso la sentenza n. 5421/2013 della CORTE D’APPELLO di ROMA, del

03/06/2016, depositata il 10/07/2013;

udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del

13/09/2016 dal Consigliere Relatore Dott. ROSSANA MANCINO;

udito l’Avvocato Gianfranco Ruggeri (delega verbale dell’Avv.

Giuseppe Consolo) difensore della ricorrente che dichiara di

rinunciare al ricorso.

Fatto

MOTIVI DELLA DECISIONE

Nelle more del giudizio di cassazione è stato depositato nella cancelleria della Corte verbale di conciliazione intervenuto fra le parti in sede sindacale, cui è seguito atto di rinuncia al giudizio.

Dal suddetto verbale di conciliazione, debitamente sottoscritto, risulta che le parti hanno raggiunto un accordo transattivo concernente la controversia de qua, dandosi atto dell’intervenuta amichevole e definitiva conciliazione a tutti gli effetti di legge.

Tale verbale di conciliazione si appalesa idoneo a dimostrare l’intervenuta cessazione della materia del contendere nel giudizio di cassazione ed il conseguente sopravvenuto difetto di interesse delle parti a proseguire il processo.

In tal senso va emessa la corrispondente declaratoria.

Le spese del presente giudizio di legittimità sono compensate tenuto conto del comportamento delle parti, che sono addivenute alla complessiva definizione transattiva della controversia.

Non sussistono i presupposti, D.P.R. n. 115 del 2002, ex art. 13, comma 1-quater, per il versamento, a carico della parte ricorrente dell’ulteriore importo, a titolo di contributo unificato.

PQM

La Corte dichiara cessata la materia del contendere; spese compensate. Non sussistono i presupposti, D.P.R. n. 115 del 2002, ex art. 13, comma 1-quater, per il versamento, a carico della parte ricorrente, dell’ulteriore importo, a titolo di contributo unificato.

Così deciso in Roma, il 13 settembre 2016.

Depositato in Cancelleria il 3 novembre 2016

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