Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 22296 del 25/09/2017
Cassazione civile, sez. lav., 25/09/2017, (ud. 09/05/2017, dep.25/09/2017), n. 22296
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE LAVORO
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. MACIOCE Luigi – Presidente –
Dott. TORRICE Amelia – Consigliere –
Dott. BLASUTTO Daniela – Consigliere –
Dott. DI PAOLANTONIO Annalisa – Consigliere –
Dott. BOGHETICH Elena – rel. Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sul ricorso 11239-2015 proposto da:
GUCCIO GUCCI S.P.A., in persona del legale rappresentante pro
tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA SALARIA 332, presso
lo studio dell’avvocato GIUSEPPE DE MAJO, rappresentata e difesa
dall’avvocato VITTORIO BECHI, giusta delega in atti;
– ricorrente –
contro
ROMANO LUIGI, elettivamente domiciliato in ROMA, VIA NAZIONALE 204,
presso lo studio dell’avvocato ALESSANDRO BOZZA VENTURI, che lo
rappresenta e difende, giusta delega in atti;
– controricorrente –
avverso la sentenza n. 531/2014 della CORTE D’APPELLO di MILANO,
depositata il 13/11/2014 R.G.N. 1389/2013;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del
09/05/2017 dal Consigliere Dott. ELENA BOGHETICH;
udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.
CELESTE Alberto, che ha concluso per l’estinzione in subordine
cessazione del ricorso. udito l’Avvocato BECHI VITTORIO.
Fatto
FATTI DI CAUSA
1. Con sentenza depositata il 13.11.2014 la Corte di appello di Milano, confermando la pronuncia del Tribunale della stessa sede, ha accolto la domanda, proposta da R.L. nei confronti della Guccio Gucci s.p.a., di illegittimità del licenziamento per giusta causa intimato dal datore di lavoro il 25.7.2011, ritenendo sproporzionata la sanzione disciplinare espulsiva comminata per critiche proferite nei riguardo di un superiore gerarchico nel corso di una conversazione privata con un collega di lavoro e per reazioni verbali scomposte tenute all’atto della consegna della prima contestazione disciplinare.
2. Avverso questa decisione la Guccio Gucci s.p.a. propone ricorso in Cassazione affidato a tre motivi. Il lavoratore resiste con controricorso. Con memoria precedente l’udienza, il ricorrente ha dichiarato di rinunciare al ricorso, con compensazione integrale delle spese come da accordo raggiunto con la controparte.
Diritto
RAGIONI DELLA DECISIONE
Va dichiarata la cessazione della materia del contendere per sopravvenuta carenza di interesse alla decisione della causa manifestata con la rinuncia al ricorso per cassazione, che, peraltro, pur notificata a controparte, non risulta accettata.
La rinuncia risulta, invero, perfezionata – quale atto unilaterale recettizio – tramite notifica effettuata in data 16.2.2016 alla controparte, pur mancando l’accettazione personale del lavoratore (nonchè la procura speciale conferita al difensore).
Le spese di lite sono regolate secondo gli accordi intervenuti tra le parti.
PQM
La Corte dichiara cessata la materia del contendere e compensa tra le parti le spese di lite.
Così deciso in Roma, nella camera di consiglio, il 9 maggio 2017.
Depositato in Cancelleria il 25 settembre 2017