Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 21089 del 07/10/2014


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Civile Sent. Sez. L Num. 21089 Anno 2014
Presidente: LAMORGESE ANTONIO
Relatore: BUFFA FRANCESCO

SENTENZA

sul ricorso 1753-2009 proposto da:
POSTE ITALIANE S.P.A. C.F. 97103880585, in persona del
legale rappresentante pro tempore, elettivamente
domiciliata in ROMA, VIALE MAZZINI 134, presso lo
studio dell’avvocato FIORILLO LUIGI, che la
rappresenta e difende, giusta delega in atti;
– ricorrente –

2014

contro

2251

SERRA MARIA ELENA;
– intimata –

avverso la sentenza n. 720/2007 della CORTE D’APPELLO

Data pubblicazione: 07/10/2014

DI CAGLIARI SEZ. DIST. DI SASSARI, depositata il
17/01/2008 R.G.N. 144/2007;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica
udienza del 19/06/2014 dal Consigliere Dott. FRANCESCO
BUFFA;

FIORILLO LUIGI;
udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore
Generale Dott. GIOVANNI GIACALONE che ha concluso per
l’inammissibilità per sopravvenuta carenza di
interesse.

udito l’Avvocato BUTTAFOCO ANNA per delega verbale

Udienza 19 giugno 2014, causa n. 32

Deve rilevarsi la sopravvenuta carenza di interesse al ricorso, atteso che le parti hanno
sottoscritto in data 12.1.2009 verbale di conciliazione in sede sindacale, con la quale
hanno definito ogni questione relativa alla presente controversia, anche con riferimento
alle spese di lite.

p.q.m.
la Corte dichiara inammissibile il ricorso; nulla per spese.
Così deciso in Roma, nella camera di consiglio del 19 giugno 2014.

Con sentenza 17.1.08, la Corte d’appello di Cagliari, confermava la sentenza del
tribunale di Sassari del 21.2.07, che aveva dichiarato la nullità del termine apposto al
rapporto di lavoro intercorso tra le parti dal 18.7.2002 al 30.9.2002 (sulla base delle
previsioni del contratto collettivo del 2001), ed ha condannato il datore a corrispondere
le retribuzioni dal 3.11.2004 (data del mancato accordo presso la DPL) sino all’effettiva
riammissione in servizio.
Avverso tale sentenza ha proposto ricorso per cassazione Poste italiane s.p.a., per sei
motivi, mentre la lavoratrice è rimasta intimata.

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