Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 21067 del 11/09/2017


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Cassazione civile, sez. VI, 11/09/2017, (ud. 18/01/2017, dep.11/09/2017),  n. 21067

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE T

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCHIRO’ Stefano – Presidente –

Dott. CIRILLO Ettore – Consigliere –

Dott. MANZON Enrico – Consigliere –

Dott. NAPOLITANO Lucio – Consigliere –

Dott. SOLAINI Luca – rel. Consigliere –

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 27836-2015 proposto da:

C.G., elettivamente domiciliato in ROMA, PIAZZA CAVOUR

presso la CASSAZIONE, rappresentato e difeso dall’avvocato ANTONIO

MIMIATI giusta procura in calce al ricorso;

– ricorrente –

AGENZIA DELLE ENTRATE, (OMISSIS), in persona del Direttore pro

tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA DEI PORTOGHESI 12,

presso l’AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO, che la rappresenta e

difende ope legis;

– controricorrente e ricorrente incidentale –

avverso la sentenza n. 942/7/2015 della COMMISSIONE TRIBUTARIA

REGIONALE di CATANZARO SEZIONE DISTACCATA di REGGIO CALABRIA del

29/05/2015, depositata il 12/06/2015;

udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio non

partecipata del 18/01/2017 dal Consigliere Relatore Dott. LUCA

SOLAINI.

Fatto

FATTO E DIRITTO

Il ricorrente ha ricevuto avvisi di accertamento per l’anno d’imposta 2009, relativi ad alcune unità immobiliari site nel comune di Locri e ha impugnato detti avvisi con un unico ricorso. L’Agenzia ha eccepito la tardività della impugnazione. La CTP ha rigettato l’eccezione di inammissibilità e ha respinto nel merito l’impugnazione. In sede di appello, la CTR ha confermato la decisione di primo grado.

Propone ricorso per cassazione il contribuente con tre motivi, che possono essere esaminati congiuntamente. L’Agenzia delle Entrate ha resistito con controricorso e ricorso incidentale.

Il Collegio ha deliberato di adottare la presente decisione in forma semplificata.

I motivi di ricorso possono essere esaminati congiuntamente, in quanto ritiene il collegio che essi, pur denunciano violazioni di legge e omesso esame di fatti decisivi, complessivamente prospettano una sostanziale mancanza di motivazione o una motivazione meramente apparente della sentenza impugnata.

Il ricorso per cassazione, così complessivamente interpretato, è fondato, in quanto la motivazione della sentenza d’appello è generica e priva di qualsivoglia riferimento ai fatti di causa, senza esplicitare alcuna argomentazione specifica; in buona sostanza, la stessa si pone al di sotto del “minimo costituzionale”, in quanto, -meramente apparente – (Cass. S.U., n. 8053/14). sia per quanto concerne la dichiarazione d’inammissibilità dell’originario ricorso del contribuente, che per quanto riguarda il rigetto dell’appello nel merito. La sentenza, infatti, si fonda sull’adesione “acritica” alla decisione dei primi giudici, senza il necessario vaglio valutativo dei motivi di gravame proposti dall’appellante.

Il ricorso incidentale rimane assorbito.

Il ricorso principale va, quindi, accolto, per difetto assoluto di motivazione, con assorbimento del ricorso incidentale. e la sentenza va, pertanto, cassata e rinviata nuovamente alla Commissione regionale della Calabria, sezione di Reggio Calabria, in diversa composizione, per il riesame delle impugnazioni di entrambe le parti.

PQM

 

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

Accoglie il ricorso principale, assorbito l’incidentale.

Cassa la sentenza impugnata e rinvia, anche per le spese, alla Commissione tributaria regionale per la Calabria, sezione di Reggio Calabria.

Motivazione semplificata.

Così deciso il Roma, nella camera di consiglio, il 18 gennaio 2017.

Depositato in Cancelleria il 11 settembre 2017

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