Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 20501 del 29/09/2020
Cassazione civile sez. VI, 29/09/2020, (ud. 08/09/2020, dep. 29/09/2020), n.20501
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SESTA CIVILE
SOTTOSEZIONE 1
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. ACIERNO Maria – Presidente –
Dott. DI MARZIO Mauro – Consigliere –
Dott. IOFRIDA Giulia – Consigliere –
Dott. LAMORGESE Antonio Pietro – rel. Consigliere –
Dott. CAMPESE Eduardo – Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
ORDINANZA
sul ricorso 14794-2019 proposto da:
SUNDAY GOODLUCK, elettivamente domiciliato in ROMA, PIAZZA CAVOUR,
presso la CORTE DI CASSAZIONE, rappresentato e difeso dall’avvocato
LUCA ZUPPELLI;
– ricorrente –
contro
MINISTERO DELL’INTERNO – COMMISSIONE TERRITORIALE PER IL
RICONOSCIMENTO DELLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE DI BRESCIA, in
persona del Ministro pro tempore, domiciliato in ROMA, VIA DEI
PORTOGHESI 12, presso l’AVVOCATURA GENERAIE DELLO STATO, che lo
rappresenta e difende ope legis;
– resistente –
avverso la sentenza n. 1781/2(118 della CORTE D’APPELLO di BRESCI A,
depositata il 21/11/2018;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio non
partecipata del 08/09/2020 dal Consigliere Relatore Dott. ANTONIO
PIETRO LAMORGESE.
Fatto
CONSIDERATO
che:
S.G., cittadino nigeriano, propone ricorso per cassazione avverso la sentenza della Corte d’appello di Brescia, in epigrafe indicata, di conferma del rigetto della sua domanda di protezione internazionale e umanitaria;
il ricorso è inammissibile, a norma dell’art. 366 c.p.c., n. 3, non contenendo l’esposizione sommaria dei fatti di causa, non desumibile indirettamente neppure dai motivi;
non si deve provvedere sulle spese, non avendo il Ministero svolto difese.
PQM
La Corte dichiara il ricorso inammissibile.
Dà atto della sussistenza dei presupposti processuali per il versamento, da parte del ricorrente, ai sensi del D.P.R. n. 115 del 2002, art. 13, comma 1 quater, nel testo introdotto dalla L. n. 228 del 2012, art. 1, comma 17, di un ulteriore importo a titolo di contributo unificato, in misura pari a quello, ove dovuto, per il ricorso, a norma dello stesso art. 13, comma 1 bis.
Così deciso in Roma, il 8 settembre 2020.
Depositato in Cancelleria il 29 settembre 2020