Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 20400 del 05/10/2011
Cassazione civile sez. lav., 05/10/2011, (ud. 14/06/2011, dep. 05/10/2011), n.20400
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE LAVORO
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. BATTIMIELLO Bruno – Presidente –
Dott. DE RENZIS Alessandro – Consigliere –
Dott. TOFFOLI Saverio – Consigliere –
Dott. MAMMONE Giovanni – Consigliere –
Dott. CURZIO Pietro – rel. Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
ordinanza
sul ricorso 12400/2010 proposto da:
POSTE ITALIANE SPA (OMISSIS), in persona del Presidente del
Consiglio di amministrazione e legale rappresentante, elettivamente
domiciliata in ROMA, VIALE MAZZINI 134, presso lo studio
dell’avvocato FIORILLO Luigi, rappresentata e difesa, giusta delega a
margine del ricorso, dall’avv. GRANOZZI Gaetano;
– ricorrente –
contro
M.P. (OMISSIS), elettivamente domiciliata in
ROMA, VIA MONTE ZEBIO 37, presso lo studio dell’avvocato FURITANO
MARCELLO, rappresentata e difesa dall’avvocato LOMEO Guido giusta
procura margine del controricorso;
– controricorrente –
avverso la sentenza n. 524/2009 della CORTE D’APPELLO di PALERMO del
9/04/09, depositata il 04/05/2009;
udita la relazione della causa svolta nella Camera di consiglio del
14/06/2011 dal Consigliere Relatore Dott. PIETRO CURZIO;
è presente il P.G. in persona del Dott. RENATO FINOCCHI GHERSI.
La Corte:
Fatto
FATTO E DIRITTO
rilevato che Poste italiane spa ha proposto ricorso per cassazione n. 12400 del 2010;
rilevato che con tale ricorso ha chiesto che venisse annullata la sentenza della Corte d’appello di Palermo, pubblicata il 4 maggio 2009;
rilevato che l’intimata M.P. si è difesa con controricorso.
rilevato che le parti hanno depositato verbale di conciliazione in sede sindacale della controversia sottoscritto il giorno 7 dicembre 2010.
Rilevato che pertanto il ricorso è divenuto inammissibile per mancanza di interesse alla decisione e che le parti hanno concordato anche la compensazione delle spese del giudizio.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e compensa le spese.
Così deciso in Roma, il 14 giugno 2011.
Depositato in Cancelleria il 5 ottobre 2011