Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 20396 del 26/07/2019
Cassazione civile sez. VI, 26/07/2019, (ud. 04/04/2019, dep. 26/07/2019), n.20396
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SESTA CIVILE
SOTTOSEZIONE T
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. LUCIOTTI Lucio – Presidente –
Dott. ESPOSITO Antonio Francesco – rel. Consigliere –
Dott. CASTORINA Rosaria Maria – Consigliere –
Dott. DELL’ORFANO Antonella – Consigliere –
Dott. GORI Pierpaolo – Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
ORDINANZA
sul ricorso 17455-2017 proposto da:
ROMA CAPITALE (OMISSIS), in persona del Sindaco pro tempore,
elettivamente domiciliata in ROMA, VIA DEL TEMPIO DI GIOVE 21,
presso gli Uffici dell’AVVOCATURA CAPITOLINA, rappresentata e difesa
dagli avvocati DOMENICO ROSSI, ANTONIO CIAVARELLA;
– ricorrente –
contro
GOLF OLGIATA SPA, in persona del Presidente pro tempore,
elettivamente domiciliata in ROMA, VIA SAVOIA 37, presso lo studio
dell’avvocato FABRIZIO ORAZI, che la rappresenta e difende;
– controricorrente –
avverso la sentenza n. 9838/1/2016 della COMMISSIONE TRIBUTARIA
REGIONALE del LAZIO, depositata il 30/12/2016;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio non
partecipata del 04/04/2019 dal Consigliere Relatore Dott. ESPOSITO
ANTONIO FRANCESCO.
Fatto
RILEVATO
che:
Con la sentenza indicata in epigrafe, la Commissione tributaria regionale del Lazio rigettava l’appello proposto da Roma Capitale avverso la decisione di primo grado che aveva parzialmente accolto il ricorso proposto dalla Golf Olgiata S.p.A. contro gli avvisi di accertamento ICI per gli anni 2010 e 2011.
Avverso la suddetta sentenza, Roma Capitale ha proposto ricorso per cassazione, affidato ad un motivo.
Resiste con controricorso la società contribuente.
Con apposita istanza, la società contribuente ha chiesto la sospensione del processo ai sensi del D.L. n. 50 del 2017, art. 11, comma 8, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 96 del 2017.
Sulla proposta del relatore ai sensi dell’art. 380 bis c.p.c. risulta regolarmente costituito il contraddittorio camerale.
Diritto
CONSIDERATO
che:
Preliminarmente va rilevato che il processo è rimasto sospeso sino al 31 dicembre 2018, avendo la società contribuente presentato istanza di definizione agevolata ai sensi del D.L. n. 50 del 2017, art. 11, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 96 del 2017, contenente la prova del versamento della prima rata degli importi liquidati in applicazione del beneficio.
Ai sensi del medesimo articolo, comma 10, entro lo stesso termine del 31 dicembre 2018, la parte che ne aveva interesse avrebbe dovuto presentare istanza di trattazione, pena l’estinzione del giudizio.
Atteso che tale adempimento non risulta effettuato, il processo va dichiarato estinto; le spese del giudizio estinto restano a carico della parte che le ha anticipate, per espressa previsione del citato art. 11, comma 10, ultimo periodo.
P.Q.M.
Dichiara l’estinzione del giudizio e pone le spese a carico della parte che le ha anticipate.
Così deciso in Roma, il 4 aprile 2019.
Depositato in Cancelleria il 26 luglio 2019