Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 20343 del 31/07/2018


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Civile Ord. Sez. 3 Num. 20343 Anno 2018
Presidente: TRAVAGLINO GIACOMO
Relatore: DELL’UTRI MARCO

ORDINANZA INTERLOCUTORIA

sul ricorso 24437-2016 proposto da:
AZIENDA OSPEDALIERA PAPARDO

in persona del

Direttore Generale, legale rappresentante pro
tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA
ALBANO 48/A, presso lo studio dell’avvocato GIUSEPPE
D’AUDINO, rappresentata e difesa dall’avvocato
CLAUDIO CALABRO’ giusta procura in calce al ricorso;
– ricorrente contro

KIRIWELLAGE DONE JIN CHANDRIKA SUDA , considerata
domiciliata ex lege in ROMA, presso la CANCELLERIA
DELLA CORTE DI CASSAZIONE, rappresentata e difesa
dall’avvocato ANTONINO CACIA giusta procura in calce

Data pubblicazione: 31/07/2018

al controricorso;
– controricorrente nonchè contro

MALTESE NATALE, PALUMBO SANTINA;
– intimati –

MALTESE

NATALE,

PALUMBO

SANTINA,

considerati

domiciliati ex lege in ROMA, presso la CANCELLERIA
DELLA CORTE DI CASSAZIONE, rappresentati e difesi
dallavvocato DANIELA CHILLE’ giusta procura in calce
al controricorso e ricorso incidentale;
– ricorrenti incidentali contro

KIRIWELLAGE DONE JIN CHANDRIKA SUDA , considerata
domiciliata ex lege in ROMA, presso la CANCELLERIA
DELLA CORTE DI CASSAZIONE, rappresentata e difesa
dall’avvocato ANTONINO CACIA giusta procura in calce
al controricorso;
– controricorrente all’incidentale –

avverso la sentenza n. 389/2016 della CORTE D’APPELLO
di MESSINA, depositata il 21/06/2016;
udita la relazione della causa svolta nella camera di
consiglio del 03/07/2018 dal Consigliere Dott. MARCO
DELL’UTRI;

2

Nonché da:

Rilevato che, con sentenza resa in data 21/6/2016, la Corte
d’appello di Messina, giudicando in sede di rinvio a seguito
dell’annullamento pronunciato con sentenza n. 9170/2013 dalla Corte
di cassazione in sede penale, in accoglimento dell’appello proposto ai
soli effetti civili da Kiriwellage Done Jin Chandrika Suda, e in riforma

l’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina, Natale Maltese e Santina
Palumbo, al risarcimento, in favore di Kiriwellage Done Jin Chandrika
Suda, dei danni da quest’ultima subiti a seguito del decesso del proprio congiunto, Warnakulasuriya Dabarera Jude Rinsi Nihal, verificatosi a seguito di una caduta dal proprio letto all’interno della struttura
sanitaria convenuta in occasione di un ricovero ospedaliero;
che, a fondamento della decisione assunta, il giudice del rinvio,
preso atto del definitivo accertamento della colpa dei sanitari della
struttura convenuta in relazione alla caduta del paziente dal proprio
letto, ha evidenziato come il decesso del Warnakulasuriya dovesse ricondursi, sul piano causale, alle omissioni colpose dei sanitari convenuti in qualità di infermieri dell’Ospedale Papardo;
che avverso la sentenza del giudice del rinvio, l’Azienda Ospedaliera Papardo propone ricorso per cassazione sulla base un unico motivo d’impugnazione;
che Natale Maltese e Santina Palumbo propongono, a loro volta,
ricorso incidentale, affidato a due motivi di censura, illustrati da successiva memoria;
che Kiriwellage Done Jin Chandrika Suda ha depositato due distinti controricorsi al fine di resistere ad entrambe le impugnazioni proposte;
che Kiriwellage Done Jin Chandrika Suda ha presentato memoria;
considerato, preliminarmente, che le questioni di diritto sollevate dalle parti con i motivi di doglianza proposti avverso la sentenza
3
Adunanza del 3 luglio 2016
R.G. 24437/2016
rel. cons. Marco Dell’Utri

della decisione del giudice penale di primo grado, ha condannato

impugnata e con i contrapposti scritti difensivi, appaiono dotate di
particolare rilevanza, ai sensi dell’art. 375 c.p.c., anche con rifermento ai profili nomofilattici prospettabili con riguardo alla relativa decisione;
che, pertanto, visto l’art. 375 c.p.c., appare opportuno disporre il

in pubblica udienza;
P.Q.M.
Rinvia la causa a nuovo ruolo per la fissazione della relativa discussione in pubblica udienza.
Così deciso in Roma, nella camera di consiglio della Terza Sezione
Civile della Corte Suprema di Cassazione del 3/7/2018.

rinvio della causa a nuovo ruolo, affinché ne sia fissata la discussione

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