Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 19409 del 22/08/2013
Civile Sent. Sez. 3 Num. 19409 Anno 2013
Presidente: FINOCCHIARO MARIO
Relatore: CARLUCCIO GIUSEPPA
SENTENZA
sul ricorso 27160-2007 proposto da:
CAROLLO FABRIZIO, elettivamente domiciliato in ROMA,
VIA G.FERRARI 11, presso lo studio dell’avvocato
VALENZA DINO, che lo rappresenta e difende giusta
procura speciale notarile del Dott. Notaio VINCENZO
MARRETTA in PALERMO del 24/10/2007 rep. n. 19342;
– ricorrente –
2013
contro
1363
FONDIARIA
SAI
S.P.A.,
persona
in
del
legale
rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata
in ROMA, VIA DELLA CONCILIAZIONE 44, presso lo studio
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Data pubblicazione: 22/08/2013
dell’avvocato PERILLI MARIA ANTONIETTA,
che la
rappresenta e difende giusta delega in atti;
D’EASS S.P.A. IN LCA 03894330824, in persona del
Commissario Liquidatore Dott. GABRIELE ALLIATA DI
VILLAFRANCA, elettivamente domiciliata ex lege in
CASSAZIONE, rappresentata e difesa dall’Avv. GALELLA
PIER LUIGI unitamente all’avvocato FORTUNATO CIRO
giusta delega in atti;
– controricorrenti nonchè contro
CAVIGLIA PLACIDO, INA FON GARANZIE VITTIME STRADA ;
– intimati –
avverso la sentenza n. 898/2006 della CORTE D’APPELLO
di PALERMO, depositata il 27/07/2006 R.G.N. 1740/03;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica
udienza del 14/06/2013 dal Consigliere Dott. GIUSEPPA
CARLUCCIO;
udito l’Avvocato DINO VALENZA;
udito l’Avvocato MARIA ANTONIETTA PERILLI;
udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore
Generale Dott. PIERFELICE PRATIS che ha concluso per
il rigetto del ricorso.
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ROMA, presso la CANCELLERIA DELLA CORTE DI
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
1. Ai fini che ancora rilevano nella presente controversia, Fabrizio
Carollo convenne in giudizio Placido Caviglia e l’assicurazione per la
responsabilità civile, D’Eass Assicurazioni spa in I.c.a., per essere
risarcito dei gravi danni personali subiti in seguito a un sinistro stradale.
Il Tribunale, in esito al giudizio svoltosi anche nei confronti dell’INA
(Fondo di garanzia delle vittime della strada, oggi Consap) e della Sai
Fondiaria – Sai) condannò il Caviglia e la Sai, in solido, al pagamento
della complessiva somma di £806.325.500 (euro 416.340,00).
La Corte di appello di Palermo rigettò l’appello principale proposto dalla
Fondiaria-Sai e quelli incidentali proposti dalla D’Eass Assicurazioni spa
in I.c.a. e dal Carollo (sentenza del 27 luglio 2006).
2. Avverso la suddetta sentenza, Carollo propone ricorso con tre motivi.
Resistono con distinto controricorso Fondiaria – Sai e D’Eass
Assicurazioni spa in I.c.a.
L’Ina, oggi Consap, e Caviglia non svolgono difese.
MOTIVI DELLA DECISIONE
1. I primi due motivi di ricorso concernono il mancato riconoscimento
del risarcimento del danno per la riduzione della capacità lavorativa
specifica; risarcimento che già il primo giudice aveva negato e che
aveva costituito motivo di appello da parte del Carollo.
1.1. Con il primo motivo di ricorso, si deduce violazione e falsa
applicazione dell’art. 116 cod. proc. civ. (rispetto alla valutazione della
ctu e delle prove documentali) in relazione all’art. 4, comma 3, del d.l.
n. 857 del 1976, conv. nella I. n. 39 del 1977, e in relazione ai
coefficienti di cui al r.d. n. 1403 del 1922; nonché violazione e falsa
applicazione del combinato disposto degli artt. 1226 e 2056 cod. civ. e
dell’art. 1286 per la mancata liquidazione degli interessi.
Con il quesito di diritto che conclude il motivo, si chiede alla Corte di
stabilire se la corretta applicazione e interpretazione delle norme
richiamate in rubrica <