Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 1704 del 24/01/2020

Cassazione civile sez. I, 24/01/2020, (ud. 29/11/2019, dep. 24/01/2020), n.1704

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – Presidente –

Dott. VALITUTTI Antonio – Consigliere –

Dott. ACIERNO Maria – Consigliere –

Dott. LAMORGESE Antonio Pietro – rel. Consigliere –

Dott. SCALIA Laura – Consigliere –

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA INTERLOCUTORIA

sul ricorso 23874/2018 proposto da:

B.T., rappresentata e difesa dagli avvocati Domenico De

Liguori e Salvatore Iervolino;

– ricorrente –

contro

Ministero dell’interno, rappresentato e difeso per legge

dall’Avvocatura Generale dello Stato;

– controricorrente –

e contro

Procuratore Generale Repubblica, Procuratore Repubblica;

– intimato –

avverso la sentenza n. 358/2018 della CORTE D’APPELLO di VENEZIA,

depositata il 13/02/2018;

udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del

29/11/2019 da Dott. LAMORGESE ANTONIO PIETRO.

Fatto

RILEVATO

CHE:

B.T., cittadina russa, coniugata con rito civile con Z.M., ha proposto, in data 17 aprile 2007, alla Prefettura di Milano domanda di conferimento della cittadinanza italiana, che è stata accolta con D.M. Interno 28 aprile 2010, poi revocato con D.M. 2 marzo 2011, a causa del venir meno del requisito di cui alla L. 5 febbraio, n. 91, art. 5 essendo il matrimonio stato dichiarato nullo dal Tribunale di Milano con sentenza del (OMISSIS).

La B. ha agito dinanzi al Tribunale di Venezia che, con sentenza non definitiva, ha disapplicato il decreto di revoca, ha accertato la cittadinanza italiana e disposto la prosecuzione della causa per l’istruttoria sulla domanda risarcitoria.

In accoglimento del gravame del Ministero dell’interno, la Corte d’appello di Venezia, con sentenza del 13 febbraio 2018, ha rigettato la domanda.

Avverso detta sentenza ha proposto ricorso per cassazione la B., affidato a tre motivi, resistito dal Ministero dell’interno.

Diritto

CONSIDERATO

CHE:

Il ricorso presenta profili nuovi e di rilevanza nomofilattica che il Collegio ritiene opportuno discutere in pubblica udienza.

P.Q.M.

La Corte rinvia la causa a nuovo ruolo per la fissazione dell’udienza pubblica.

Così deciso in Roma, il 29 novembre 2019.

Depositato in Cancelleria il 24 gennaio 2020

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