Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 14894 del 13/06/2013


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Civile Ord. Sez. 6 Num. 14894 Anno 2013
Presidente: GOLDONI UMBERTO
Relatore: BIANCHINI BRUNO

ORDINANZA interlocutoria
sul ricorso iscritto al n.r.g.23511/11 proposto da:

Ministero dell’Interno

In persona del Ministro pro tempore ; rappresentato e difeso ex lege dall’Avvocatura

Generale dello Stato e domiciliato presso gli uffici della stessa in Roma, via Dei
Portoghesi n.12
– Ricorrente Contro

– Giuseppe FRANCONE
-Intimato-

avverso la sentenza n. 146/2011 del Tribunale di Reggio Calabria- pubblicata il 2
febbraio 2011.
Il Consigliere designato ha ritenuto d’avviare la trattazione in Camera di consiglio
redigendo la seguente relazione ex art. 380 bis cpc:

“1

Il Ministero dell’Interno propose appello contro la sentenza del Giudice di Pace di

Reggio Calabria n. 2100/2006 con la quale era stata accolta l’opposizione di Giuseppe
/44(44,e,A,c-or

Data pubblicazione: 13/06/2013

4

Francone all’ordinanza-ingiunzione della Prefettura di Reggio Calabria; detta
impugnazione fu notificata il 22-23 agosto 2007 e la causa venne iscritta a ruolo con copia
dell’atto di appello il successivo 24 agosto; in occasione della prima udienza di trattazione

• 2 — Il Tribunale di Reggio Calabria dichiarò il gravame improcedibile, ritenendo non
idonea alla costituzione dell’appellante l’iscrizione a ruolo con la c.d. velina, mancando la
possibilità di riscontrare , al momento dell’iscrizione , l’avvenuta tempestiva notifica a
controparte.
3 — Il Ministero soccombente contrasta tale interpretazione del combinato disposto degli
artt. 348, 347 e 156 cpc assumendone l’erroneità , per il tramite di ricorso in cassazione
cui parte intimata non resiste.
4 — Ritiene il relatore che il ricorso sia manifestamente fondato.
4.a — Invero già dalla pronunzia n. 10864/2011 — successiva alla sentenza ed al ricorsodelle Sezioni Unite di questa Corte, nell’ambito peraltro della risoluzione di un contrasto
tra sezioni semplici in materia di fissazione del termine per la costituzione dell’attore — in
primo o in secondo grado- in caso di una pluralità di convenuti, ha ribadito che la
costituzione può avvenire immediatamente dopo la consegna dell’originare da notificare
all’ufficiale giudiziario ed indipendentemente dalla sua notifica, con l’immediata iscrizione
a ruolo, effettuata mediante la copia non formale della citazione
4.b – Ancor più recisamente in tali sensi è intervenuta ulteriore pronunzia di questa Corte
(Cass. Sez. III n. 6912/2012) la quale, analizzando ex professo la questione, ha sottolineato
come le conseguenze della scelta del legislatore di applicare la sanzione della
improcedibilità, che significa sottrazione dell’inosservanza delle forme al regime delle
nullità e, quindi, esclusione dell’operatività del principio della sanatoria per l’eventuale
configurabilità di una fattispecie di raggiungimento dello scopo, si giustificano soltanto
per il caso di costituzione mancata entro il termine, cioè che non sia mai avvenuta, o sia
avvenuta successivamente ad esso. Le conseguenze di una costituzione avvenuta nel

del 31 gennaio 2008 fu depositato l’originale dell’atto di impugnazione notificato.

termine ma senza l’osservanza delle forme evocate nell’art. 347, comma 1, essendo il
regime della improcedibilità, in quanto di maggior rigore rispetto al sistema generale delle
nullità, di stretta interpretazione, soggiacciono, viceversa, al regime delle nullità di cui
all’art. 156 c.p.c., e segg., e, quindi, vanno disciplinate applicando il principio della

distinti o di comportamenti successivi rispetto a quello entro il quale la costituzione
doveva avvenire.

4.c — La richiamata decisione ha altresì aggiunto che nella ridetta prospettiva, premesso il
rilievo che, essendo il controllo sulla procedibilità demandato alla prima udienza di
trattazione, si comprende come la constatazione solo in essa, della conformità della copia
(la velina), con cui l’appellante si è costituito, all’originale che egli produca in quella
udienza, consente di ritenere che lo scopo della costituzione quoad deposito dell’originale
della citazione notificata, mancante al momento della costituzione, ma non prescritta a
pena di improcedibilità, risulti raggiunto attraverso la constatazione che la copia è
conforme all’originale. Solo in caso di difformità dall’originale oppure in caso di mancato
deposito della copia notificata senza alcuna richiesta o allegazione di ragioni giustificative
di una richiesta di rinvio per produrla, emerge che la costituzione mediante il deposito
della copia è priva di rispondenza con la vocatio in ius siccome espressa nella citazione
– notificata e risulta, quindi, che riguardo a quest’ultima nessuna costituzione tempestiva vi
è stata. L’appello, per come incardinato presso il giudice d’appello risulta, pertanto, in
questo caso improcedibile. Il fatto che l’improcedibilità emerga solo alla prima udienza di
trattazione, essendo questo il momento in cui il relativo controllo dev’essere fatto, non
contraddice del resto l’indisponibilità della sanzione da parte del giudice in essa espressa,
perché il giudice ne rileva le condizioni alla prima udienza di trattazione, ma con
riferimento al momento entro il quale l’adempimento previsto a pena di improcedibilità cioè la costituzione e non le sue forme- doveva compiersi.

idoneità dell’atto al raggiungimento dello scopo e ciò anche attraverso l’esame di atti

5 — Se verranno condivise le suesposte argomentazioni, il ricorso è idoneo ad esser
trattato in camera di consiglio per esser quivi dichiarato manifestamente fondato.”
La suddetta relazione è stata notificata alle parti e comunicata al pubblico ministero

6— Ritiene il Collegio che non vi siano i presupposti per poter decidere la controversia in

di legittimità , rendendosi così necessaria la trattazione in pubblica udienza.

P.Q.M.

La Corte di Cassazione
Rinvia la causa a nuovo ruolo e manda alla Cancelleria di inviare gli atti del procedimento
al Presidente della seconda sezione civile per la trattazione in pubblica udienza.
Così deciso in Roma il 03/05/2013, nella camera di consiglio della VI sezione della
Suprema Corte di Cassazione.

camera di consiglio in presenza di un non ancora stabilizzato orientamento interpretativo

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