Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 14644 del 17/06/2010

Cassazione civile sez. lav., 17/06/2010, (ud. 27/05/2010, dep. 17/06/2010), n.14644

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE LAVORO

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCIARELLI Guglielmo – Presidente –

Dott. DI NUBILA Vincenzo – Consigliere –

Dott. AMOROSO Giovanni – rel. Consigliere –

Dott. NOBILE Vittorio – Consigliere –

Dott. ZAPPIA Pietro – Consigliere –

ha pronunciato la seguente:

sentenza

sul ricorso 2961/2007 proposto da:

POSTE ITALIANE S.P.A., in persona del legale rappresentante pro

tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIALE MAZZINI 134, presso

lo studio dell’avvocato PIORILLO LUIGI, che la rappresenta e difende

unitamente all’avvocato TOSI PAOLO, giusta delega a margine del

ricorso;

– ricorrente –

contro

V.D.;

– intimata –

e sul ricorso 5680/2007 proposto da:

V.D., elettivamente domiciliata in ROMA, VIA RENO 21,

presso lo studio dell’avvocato RIZZO ROBERTO, che la rappresenta e

difende unitamente all’avvocato SCAVONE MAURIZIO, giusta delega a

margine del controricorso e ricorso incidentale;

– controricorrente e ricorrente incidentale –

contro

POSTE ITALIANE S.P.A., in persona del legale rappresentante pro

tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIALE MAZZINI 134, presso

lo studio dell’avvocato FIORILLO LUIGI, che la rappresenta e difende

unitamente all’avvocato TOSI PAOLO, giusta delega a margine del

ricorso;

– controricorrente al ricorso incidentale –

avverso la sentenza n. 89/2006 della CORTE D’APPELLO di TORINO,

depositata il 25/01/2006 R.G.N. 1618/05;

udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del

27/05/2010 dal Consigliere Dott. AMOROSO Giovanni;

udito l’Avvocato FIORILLO LUIGI; udito l’Avvocato RIZZO ROBERTO;

udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.

VELARDI Maurizio che ha concluso per l’inammissibilità del ricorso.

 

Fatto

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

1. La Corte d’appello di Torino con sentenza del 24 – 25 gennaio 2006 aveva dichiarato la nullità dell’apposizione del termine al contratto di lavoro di V.D. dipendente della società Poste Italiane s.p.a. per il periodo 15 maggio 1999 – 30 settembre 1999 con le pronunce consequenziali.

Avverso questa pronuncia ha proposto ricorso per cassazione la società.

La lavoratrice intimata ha resistito proponendo anche ricorso incidentale.

Veniva prodotto verbale di conciliazione della lite sottoscritto in data 5 novembre 2008.

Diritto

MOTIVI DELLA DECISIONE

1. Preliminarmente deve rilevarsi che dal verbali di conciliazione prodotto in atti le parti hanno raggiunto un accordo transattivo. E’ quindi venuta meno la materia del contendere ed sono con seguentemente inammissibili entrambi i ricorsi, principale ed incidentale, per sopravvenuta carenza di interesse. Questa Corte (Cass., sez. lav., 27 ottobre 2005, n. 20860) ha infatti affermato in generale che quando nel corso del giudizio di legittimità intervenga un fatto che determini la cessazione della materia del contendere, quale la conciliazione della lite tra dipendenti e datore di lavoro in sede sindacale, ma non risulti possibile una declaratoria di rinuncia agli atti o alla pretesa sostanziale, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, essendo venuto meno l’interesse alla definizione del giudizio, e, quindi, ad una pronuncia nel merito.

Conf. Cass., sez. lav., 1 febbraio 2010, n. 2279.

2. Le relative spese di giudizio vanno integralmente compensate nello spirito di tale conciliazione.

PQM

La Corte riunisce i ricorsi e dichiara inammissibili il ricorso principale e quello incidentale per sopravvenuta carenza di interesse; compensa integralmente tra le parti relative le spese di questo giudizio di cassazione.

Così deciso in Roma, il 27 maggio 2010.

Depositato in Cancelleria il 17 giugno 2010

 

 

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