Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 12736 del 25/05/2010
Cassazione civile sez. lav., 25/05/2010, (ud. 21/04/2010, dep. 25/05/2010), n.12736
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE LAVORO
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. SCIARELLI Guglielmo – Presidente –
Dott. DE RENZIS Alessandro – rel. Consigliere –
Dott. DI NUBILA Vincenzo – Consigliere –
Dott. D’AGOSTINO Giancarlo – Consigliere –
Dott. AMOROSO Giovanni – Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
ordinanza
sul ricorso proposto da:
POSTE ITALIANE S.p.A., in persona del dell’Avv. S.A.,
Responsabile della Direzione Affari Legali, delegato in virtù dei
poteri conferiti giusta procura per atto notaio Ambrosone di Roma del
15.06.2005 rep. n. 36583, elettivamente domiciliata in Roma, Viale
Mazzini 134, presso lo studio dell’Avv. Fiorillo Luigi, che la
rappresenta e difende come da procura a margine del ricorso;
– ricorrente –
contro
C.M.B.;
– intimata –
per la cassazione della sentenza n. 902/04 della Corte di Appello di
Bologna del 9.12.2004/27.05.2005 nella causa R.G. n. 545/2002.
sentito il P.M., in persona del Sost. Proc. Gen. Dott. ABBRITTI
Pietro, che ha concluso per l’estinzione del processo.
Fatto
FATTO E DIRITTO
1. Con ricorso, ritualmente depositato, C.M.B. conveniva dinanzi al Tribunale di Piacenza la S.p.A. Poste Italiane per sentir dichiarare l’illegittimità della selezione per quadri di 2^ livello e dell’esclusione o mancata ammissione alla stessa selezione disciplinata dalla lettera E) della Circolare n. 35/1995, con la condanna della società convenuta al risarcimento del danno subito.
All’esito dell’istruzione l’adito Tribunale con sentenza n. 148 del 2001 accoglieva la domanda del ricorrente, con spese a carico della società resistente.
La Corte di Appello di Bologna, investita con gravame delle Poste Italiane, con sentenza n. 902 del 2004 dichiarava improcedibile l’appello.
Le Poste Italiane ricorrono per cassazione in base ad unico motivo.
2. In via preliminare va preso atto della rinuncia della ricorrente al ricorso per cassazione.
La rinuncia risulta sottoscritta d alla rappresentante delle Poste Italiane, R.P., e per accettazione dalla controricorrente C., come risulta dal verbale di conciliazione in data 27 maggio 2009 davanti alla Commissione istituita presso la Direzione Provinciale del Lavoro di Piacenza.
In tale situazione s’impone la dichiarazione di estinzione del processo.
Nessuna pronuncia va emessa per le spese del giudizio di Cassazione.
P.Q.M.
La Corte dichiara l’estinzione del processo. Nulla per le spese.
Così deciso in Roma, il 21 aprile 2010.
Depositato in Cancelleria il 25 maggio 2010