Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 11848 del 14/05/2010

Cassazione civile sez. lav., 14/05/2010, (ud. 22/03/2010, dep. 14/05/2010), n.11848

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE LAVORO

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BATTIMIELLO Bruno – Presidente –

Dott. LAMORGESE Antonio – Consigliere –

Dott. LA TERZA Maura – rel. Consigliere –

Dott. TOFFOLI Saverio – Consigliere –

Dott. MAMMONE Giovanni – Consigliere –

ha pronunciato la seguente:

ordinanza

sul ricorso proposto da:

ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO SPA, societa’ per azioni con

unico socio, in persona dell’Amministratore Delegato rappresentante

pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, PIAZZA G. VERDI 10,

presso l’UFFICIO della FUNZIONE AFFARI LEGALI e SOCIETARI,

rappresentata e difesa dall’avvocato TURCO CHIARA, giusta procura

speciale a margine del ricorso;

– ricorrente –

contro

Z.M., elettivamente domiciliato in ROMA, VIA CARLO

POMA 2, presso lo studio dell’avv. ASSENNATO G. SANTE, che lo

rappresenta e difende, giusta mandato speciale a margine del

controricorso e ricorso incidentale;

– controricorrente e ricorrente incidentale –

contro

ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO SPA, societa’ per azioni con

unico socio, in persona dell’Amministratore Delegato rappresentante

pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, PIAZZA G. VERDI 10,

presso l’UFFICIO della FUNZIONE AFFARI LEGALI e SOCIETARI,

rappresentata e difesa dall’avvocato TURCO CHIARA, giusta procura

speciale a margine del controricorso al ricorso incidentale;

– controricorrente al ricorrente incidentale –

– ricorrenti incidentali –

avverso la sentenza n. 7020/2007 della CORTE D’APPELLO di ROMA del

25.10.07, depositata il 14/05/2008;

udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del

22/03/2010 dal Consigliere Relatore Dott. LA TERZA Maura;

E’ presente il P.G. in persona del Dott. CARLO DESTRO.

 

Fatto

FATTO E DIRITTO

Lette le sentenze non definitiva del 12 ottobre 2006 e la definitiva del 14 maggio 2008 con cui la Corte d’appello di Roma condannava l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato spa a pagare a Z. M. le differenze di indennita’ di anzianita’ e di TFR, nonche’ delle mensilita’ aggiuntive, ritenendo che in esse dovesse essere computato anche il compenso per lavoro straordinario, ma per entrambi fino al 31 ottobre 1992;

Letto il ricorso principale del Poligrafico e quello incidentale dello Z.;

Vista la relazione resa ex art. 380 bis c.p.c.;

Ritenuto che i rilievi ivi contenuti sono condivisibili;

Ritenuto che le due impugnazioni vanno riunite;

Ritenuto che va accolto il secondo motivo del ricorso principale, con cui il Poligrafico lamenta che non era stata esaminata la eccezione di prescrizione sollevata in relazione alle differenze riconosciute sugli istituti collaterali, giacche’ questa questione, ritualmente proposta, non risulta trattata;

Ritenuto che cio’ determina l’assorbimento del primo motivo del ricorso principale, in cui si contesta, alla luce del CCNL, la onnicomprensivita’ di detti istituti collaterali, nonche’ il ricorso incidentale, con cui ci si duole che non siano state quantificate le differenze sui medesimi istituti; Ritenuto che il secondo motivo di ricorso deve essere accolto e che la sentenza impugnata va cassata in relazione ad esso, e rinvio (anche per le spese di questo giudizio) alla medesima C.A. di Roma in diversa composizione,con assorbimento del primo motivo del ricorso principale e di quello incidentale.

P.Q.M.

LA CORTE riunisce i ricorsi, accoglie il secondo motivo del ricorso principale e dichiara assorbito il primo, nonche’ il ricorso incidentale; cassa la sentenza impugnata in relazione al motivo accolto e rinvia, anche per le spese, alla Corte d’appello di Roma in diversa composizione.

Cosi’ deciso in Roma, il 22 marzo 2010.

Depositato in Cancelleria il 14 maggio 2010

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