Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 11250 del 20/05/2011

Cassazione civile sez. VI, 20/05/2011, (ud. 31/03/2011, dep. 20/05/2011), n.11250

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 1

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LUCCIOLI Maria Gabriella – Presidente –

Dott. FELICETTI Francesco – Consigliere –

Dott. CECCHERINI Aldo – Consigliere –

Dott. PICCININNI Carlo – Consigliere –

Dott. BERNARDI Sergio – Consigliere –

ha pronunciato la seguente:

ordinanza

sul ricorso proposto da:

Vide s.r.l. in liquidazione in persona del legale rappresentante,

elettivamente domiciliata in Roma, via Crescenzio 91, presso l’avv.

De Stefano Luigi, che la rappresenta e difende giusta delega in atti;

– ricorrente –

contro

Fonspa s.p.a. in persona del legale rappresentante;

– intimata –

avverso la sentenza della Corte d’appello di Reggio Calabria n.

340/09 del 2.11.2009.

Udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del

31.3.2011 dal Relatore Cons. Dr. Carlo Piccininni;

Udito l’avv. De Stefano per la ricorrente;

E’ presente il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale

Dott. Russo Rosario Giovanni, che nulla osserva.

Fatto

FATTO E DIRITTO

La Vide s.r.l. in liquidazione ha proposto ricorso per cassazione sulla base di tre motivi (cui non ha resistito l’intimata) avverso la sentenza con la quale la Corte di Appello di Reggio Calabria aveva accolto la sua opposizione contro l’esecuzione iniziata dal Credito Fondiario, limitatamente alla somma dovuta per interessi sulla rata di mutuo dell’1.7.97.

Successivamente il relatore designato ai sensi dell’art. 377 c.p.c., proponeva la trattazione del ricorso in Camera di Consiglio, ritenendolo manifestamente infondato, giudizio contrastato dalla ricorrente con memoria.

Ritiene il Collegio che non ricorra la delineata ipotesi di manifesta infondatezza del ricorso, circostanza da cui discende che la causa va rinviata alla pubblica udienza, ai sensi dell’art. 380 bis c.p.c., u.c..

P.Q.M.

Rinvia la causa alla pubblica udienza.

Così deciso in Roma, il 31 marzo 2011.

Depositato in Cancelleria il 20 maggio 2011

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