Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 32648 del 11/07/2014
Penale Sent. Sez. 2 Num. 32648 Anno 2014
Presidente: ESPOSITO ANTONIO
Relatore: DI MARZIO FABRIZIO
SENTENZA
Sul ricorso proposto dal Procuratore generale della Repubblica presso la Corte
di appello di Trieste nei confronti di Gueye Mussa nato il 20 giugno 1964,
avverso la sentenza del tribunale di Gorizia del 18 settembre 2013. Sentita la
relazione della causa fatta dal consigliere Fabrizio Di Marzio; udite le
conclusioni del sostituto procuratore generale Fulvio Baldi, il quale ha chiesto
annullarsi con rinvio la sentenza impugnata limitatamente al duplice delitto di
ricettazione.
OSSERVA
Con la sentenza in epigrafe il Tribunale di Gorizia ha, tra l’altro e per quanto
qui interessa, assolto l’odierno imputato dal reato di ricettazione (accertato
riforma dell’art. 648 cpv. cod. pen.) aggravato da recidiva reiterato specifica
infraquinquennale, ritenendo tale reato estinto per intervenuta prescrizione.
Nel ricorso del pubblico ministero si lamenta violazione di legge rilevando
come il reato sia stato accertato come commesso in data 8 sét -ànnbre 2004,
che il decorso della prescrizione sia stato interrotto con l’emanazione del
decreto di citazione in giudizio in data 15 settembre 2008, che la sentenza di
Data Udienza: 11/07/2014
primo grado è intervenuta in data 18 settembre 2013.
All’evidenza, considerato il descritto atto interruttivo, e dovendosi nel caso di
specie ritenendo applicabile il testo dell’articolo 157 cod. pen. attualmente in
vigore in considerazione della data della pronuncia della sentenza di primo
grado, rilevata la qualificata condizione di recidivo dell’imputato, il reato non
può al momento ancora ritenersi prescritto non essendo ancora decorsi anni
quindici dalla data di commissione.
dell’ art. 564, comma 4, cod. proc. pen. – alla Corte di appello di Trieste per il
giudizio di appello.
PQM
Annulla la sentenza impugnata con rinvio alla Corte di appello di Trieste per il
giudizio di appello.
Roma, 11.7.2014
Il Consigliere estensore
Fabrizio Di Marzio
Ne consegue, l’annullamento della sentenza impugnata con rinvio – ai sensi