Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 20209 del 20/04/2018
Penale Sent. Sez. 1 Num. 20209 Anno 2018
Presidente: TARDIO ANGELA
Relatore: APRILE STEFANO
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
CUCCHIARA ORAZIO nato il 16/11/1971 a MILANO
avverso l’ordinanza del 26/10/2017 del TRIBUNALE di CATANIA
sentita la relazione svolta dal Consigliere STEFANO APRILE;
Data Udienza: 20/04/2018
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con il provvedimento impugnato, il Tribunale di Catania, in funzione di
giudice dell’esecuzione, ha rigettato l’incidente di esecuzione proposto
nell’interesse di Orazio CUCCHIARA che chiedeva, per violazione dell’art. 63 cod.
pen., la rideterminazione della pena inflitta con la sentenza del Tribunale di
Catania del 14 marzo 2013, irrevocabile il 9 gennaio 2015.
dell’ordinanza impugnata, denunciando la violazione di legge.
3. Il ricorso può essere trattato nelle forme «de plano», ai sensi dell’art.
610, comma 5-bis, cod. proc. pen. — come modificato dalla legge n. 103 del
2017 —, trattandosi di impugnazione che deve essere dichiarata inammissibile
per difetto di legittimazione del ricorrente il quale ha proposto il ricorso
personalmente, dopo l’entrata in vigore della novella e nei confronti di un
provvedimento emesso sotto il vigore di essa, in violazione dell’art. 613, comma
1, cod. proc. pen..
3.1. All’inammissibilità del ricorso consegue, ai sensi dell’art. 616 cod. proc.
pen., la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali.
Tenuto conto che si tratta di un ricorso proposto a ridosso della modifica
normativa dell’art. 613 cod. proc. pen., non si ravvisano motivi di colpa per la
condanna al versamento di una somma in favore della Cassa delle ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle
spese processuali.
Così deciso il 20 aprile 2018.
2. Ricorre Orazio CUCCHIARA, personalmente, che chiede l’annullamento