Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 51 del 28/11/2012
Penale Ord. Sez. 4 Num. 51 Anno 2013
Presidente: ROMIS VINCENZO
Relatore: GRASSO GIUSEPPE
ha pronunciato la seguente
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sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE D’APPELLO
PRESSO CORTE D’APPELLO DI VENEZIA
nei confronti di:
1) COCOLA FRANCESCO N. IL 27/01/1975 * C/
avverso la sentenza n. 2023/2010 TRIBUNALE di PADOVA, del
24/10/2011
visti gli atti, la sentenza e il ricorso
udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/11/2012 la relazione fatta dal
Consigliere Dott. GIUSEPPE GRASSO
Udito il Procuratore nerale in persona dl polt. r o (-)Gt
che ha concluso per VCot..Uhyot tA)
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Udito, per la part
Udit i difens
, l’Avv
Data Udienza: 28/11/2012
FATTO E DIRITTO
1. Il GUP del Tribunale di Padova con sentenza del 24/10/2011, condannò Cocola
Francesco, imputato del reato di ci al’art 186, comma 2, lett. c), cod. della str.,
alla pena stimata di giustizia, revocando la confisca del motociclo del predetto
disposta con l’originario decreto di condanna opposto.
2. Il Procuratore Generale presso la Corte d’appello di Venezia proponeva ricorso
motivo esposto inosservanza ed erronea applicazione della legge, con riferimento
all’art. 186 del d.lgs. 30/4/1992, n. 285 e successive modifiche, avendo omesso,
il giudice del merito, pur riconosciuta la sussistenza dell’ipotesi di reato
contestata, di applicare la sanzione amministrativa accessoria della confisca del
mezzo.
3. L’imputato proponeva appello innanzi alla Corte di Venezia, prospettando
plurime censure, analiticamente articolate, richiedendo: a) assoluzione perché il
fatto non sussiste; b) anche sotto il profilo dell’inadeguatezza probatoria; c)
riqualificarsi il fatto sub. art. 186, co. 2, lett. a), cod. della str., e, quindi,
trasmettersi gli atti alla competente autorità amministrativa; d) riqualificarsi il
fatto sub. art. 186, co. 2, lett. b) e, di conseguenza, rimodulare la pena; e)
ridurre la pena; f) ridurre al minimo lEla misura amministrativa accessoria della
sospensione della patente.
4. In data 16/10/2012 il Cocola faceva pervenire memoria, con la quale insisteva
perché il processo venisse trasmesso per competenza alla Corte d’appello di
Venezia.
5. Trattasi di sentenza appellabile impugnata dalle parti con mezzi eterogenei: il
P.G. territoriale mediante ricorso per cassazione e l’imputato mediante appello.
Trova, quindi, applicazione l’art. 580, cod. proc. pen.: convertito il ricorso per
cassazione in appello, gli atti vanno trasmessi alla Corte d’appello di Venezia per
il giudizio d’appello.
P.Q.M.
Converte il ricorso in appello e dispone trasmettersi gli atti alla Corte d’Appello di
Venezia per l’ulteriore corso.
Così eci o in Roma il 28/11/2012
Il Cs s. t.
Il Pr sidente
per cassazione avverso la statuizione di cui sopra, denunziando, con l’unico
CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
IV Sezione Penale