Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 7662 del 11/11/2015
Penale Ord. Sez. 7 Num. 7662 Anno 2016
Presidente: D’ISA CLAUDIO
Relatore: GRASSO GIUSEPPE
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
LIANI FABRIZIO N. IL 02/04/1964
avverso la sentenza n. 246/2013 CORTE APPELLO di ROMA, del
03/04/2014
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE GRASSO;
Data Udienza: 11/11/2015
OSSERVA
1. Liani Fabrizio, giudicato colpevole con la sentenza di cui in epigrafe del
reato di guida in stato d’ebbrezza alcolica e condannato alla pena di
giustizia, ricorre per cassazione.
2.1. Quanto alla stima della pena deve osservarsi che la valutazione
effettuata dalla Corte territoriale, esente dai denunziati vizi, è in questa
sede incensurabile.
2.2.La dedotta prescrizione, poi, che secondo l’assunto del ricorrente era
maturata in epoca antecedente la sentenza d’appello, contrasta con le
emergenze processuali, in quanto, computati sette mesi di sospensione
disposta durante il corso del dibattimento, la perenzione è venuta a
maturare il 22/6/2014 (come evidenziato in epigrafe la sentenza di
secondo grado è del 3/4/2014). Ovviamente, è appena il caso di
soggiungere, che in questa sede, l’inammissibilità del ricorso preclude la
possibilità di rilevare la prescrizione venuta a maturare successivamente
alla sentenza d’appello.
3. Segue, a norma dell’articolo 616 c.p.p., la condanna del ricorrente al
pagamento delle spese del procedimento e al pagamento a favore della
Cassa delle Ammende, non emergendo ragioni di esonero, della somma
di euro 1.000,00 a titolo di sanzione pecuniaria.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento
delle spese processuali e al versamento della somma di mille euro alla
Cassa delle ammende.
Così deciso in Roma il 11 novembre 2015
Il Con iglier estensore
Il Presidente
2. Il ricorso è inammissibile.
Le censure formulate sono manifestamente infondate ai sensi dell’art.
606, co. 3 0 , c.p.p. e sorrette da argomentazioni già vagliate e risolte
negativamente dal giudice del merito.